
Dopo Grillo. E dopo Casaleggio
I nodi ancora da sciogliere
I volti che possono riuscirci
Grillo ha dichiarato da tempo di volersi fare da parte, e il suo nome non compare più nel simbolo del MoVimento 5 Stelle. Casaleggio è morto. Porsi qualche domanda sul futuro di questa realtà politica è d’obbligo.
È quasi un decennio ormai, se consideriamo anche la fase preparatoria dei meetup, che il MoVimento originato da Beppe Grillo è presente nel panorama del nostro Paese. E la sua presenza si è estesa anche a livello più propriamente politico, con l’ingresso in Parlamento del 2013. Si possono fare delle prime sintesi, e si devono fare proprio adesso, momento nel quale stanno intervenendo cambiamenti di notevole spessore, sia per la diffusione di questa realtà politica, sia per la maturazione di alcuni suoi esponenti sia, soprattutto, per le ultimissime vicende che abbiamo appena richiamato, la prima voluta, la seconda subita.
La morte di Gianroberto Casaleggio segna evidentemente uno spartiacque notevole. Dal punto di vista psichico, dal punto di vista materiale e dal punto di vista complessivo in merito alle prospettive del M5S. Perché se il volto del MoVimento è stato, e continua a essere, Beppe Grillo, il ruolo avuto da Casaleggio - al di là di speculazioni di vario tipo e suggestioni, pure apparse qui o là ripetutamente in diverse circostanze, e che non siamo in grado di smentire o confermare - è stato non solo fondamentale, ma con ogni probabilità sul serio insostituibile. È evidente che, al momento, proprio riguardo questa sua insostituibilità (così come su quella di Grillo) si giocano le prospettive del MoVimento. Ed è evidente altresì che se il MoVimento vuole “diventare grande”, facendo a meno simbolicamente del “padre”, ebbene esso si trova proprio in questo momento a dover dimostrare di potercela fare. La scomparsa di Casaleggio è prematura. In ogni senso. E i pentastellati si trovano loro malgrado a dover affrontare anzitempo questa fase di crescita indispensabile. Tornando a un po’ di (loro) storia e tirando delle prime somme si può cercare di capire se l’operazione è in grado di riuscire o se il suo successo è ancora molto lontano e difficile da prevedere.
Sommario
Perché
Il Consenso ora
The Day After
“Steve Casaleggio”
Di Maio e Di Battista
Media e visibilità
Grillo ci leggeva, eccome
Dentro o fuori il sistema?
“Non sono difetti, sono vizi”
L’M5S oggi
Presa di coscienza
Si torna in Tv
Primo bilancio sul M5S - giugno 2014
Niente da fare, su giornalisti e media, nel M5S tutto tace
Le domande ancora irrisolte
Nota dell’autore